Il pensiero di Giordano Bruno nel murale “Pianeti di lettere”

Foto e video di Laura Giovanna Bevione

25/06/2019

Comunicato Stampa

“la libertà di pensiero è più forte della tracotanza del potere” è una delle frasi del filosofo nolano dipinte sul muro della scuola Giordano Bruno nel corso di un workshop dell’artista Opiemme, in via della Bufalotta a Roma nel terzo Municipio.  
Il murale “Pianeti di lettere”, di oltre 18 metri, è composto da 8 pianeti con frasi di Giordano Bruno scelte dagli studenti insieme all’artista,  tra cui  “bisogna superare l’abitudine di credere…”, lascia l’ombre e abbraccia il vero…”, ignorare le cause assilla le menti dubbiose”, che esortano ciascuno di noi a pensare mantenendo sempre uno spirito critico indipendente e ad approfondire, ampliando gli orizzonti della propria conoscenza.

I giovani, nel corso della ricerca, sono rimasti affascinati sopratutto dall’incredibile energia che trasmettono frasi come “sorgo impavido a solcare con le ali l’immensità dello spazio” o fendo i cieli e all’infinito m’ergo” che ci ricordano le infinite potenzialità della mente e della volontà umana.

“Le teorie cosmologiche del filosofo – spiega Elena Paloscia - si ricompongono nel muro “Pianeti di lettere” in una porzione di Universo che nasce nell’immaginario dell’artista, già sensibile ai temi legati al cielo e alle stelle, in una narrazione visiva in cui la composizione stessa lascia intendere la possibilità di varcare i confini, i limiti dello spazio conosciuto. Anche le frasi, raccolte in forme circolari in guisa di pianeti una volta concluse si ripetono, come in una sorta di eco infinita che si propaga nell’etere”.

Al pensiero critico di Giordano Bruno si è aggiunta nel corso del workshop la voce di Opiemme, poeta della contemporaneità, che ha dipinto con gli studenti anche alcune panchine della scuola con frasi pungenti scelte tra gli aforismi del suo progetto #opiemmepoesia, come “la maleducazione non ha religione”, “social era social cholera”, “il denaro è tempo il tempo è sognare, fate della  noia intellettualità, “la spavalda arroganza dell’ignoranza”, creando di fatto delle “postazioni di poesia errante” in linea con lo spirito dell’iniziativa.

Il lavoro, ha contribuito a rendere più consapevoli gli studenti, attraverso un’attività teorica e pratica volta anche a rinsaldare l’identità dell’istituto e del quartiere stesso in cui vivono gran parte della loro giornata, dando loro strumenti utili  per orientarsi anche nel mondo delle professioni creative.

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del Corso “Penne e Pennelli” uno dei 14 moduli del progetto PON 2014-2020 condotta dai docenti Elena Paloscia e Opiemme in collaborazione con i professori  Paola Donato e Alessandro Polito  e  con l’Associazione Merzbau Arte e Cultura.

Penne e pennelli, è uno dei 14 moduli del progetto “Un filo lungo tre millenni tre ordini di scuola per il terzo Municipio” realizzati dalle scuole Liceo Giordano Bruno, I.C. Majorana e  I.C. Levi, in collaborazione con il III Municipio, nell’ambito del “PON 2014-2020 -FSE- Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico”.

L’intero progetto è stato presentato a Roma nella Sala Consiliare del III Municipio venerdì 3 maggio  alla presenza degli Assessori alle Politiche educative e scolastiche Claudia Pratelli e Stefano Sampaolo Assessore all’ambiente.

INFORMAZIONI

Scuola Giordano Bruno  Via della Bufalotta, 594, 00139 Roma RM
Tel.06 1211 22025
Info sul progetto “Penne e pennelli”
Elena Paloscia  | Associazione Merzbau Arte e cultura - cell.347.8285211
 

Info su Opiemme
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